Le Poesie di Stefano Merialdi
Amica notte
Occhi,che cercano,la quiete,
il buio del sonno;orecchie
ascoltano il nulla,e si beano,
di questa vacuità benedetta;
finalmente,i rumori della città,
si sono acquietati;
e senti la notte,come amica;
e vorresti la sua mano guantata
di velluto nero,
non se ne andasse più;
rimanesse,la quiete;
cinerea,e impenetrabile ,della notte.
A te Nonna a te
A te nonna, nel mezzo del mio pensare,
il vento mi rammenta di te,
e un po’ del mio tempo,è sempre per te,
ch’eri per me.
E come tu mi cercavi,ora io vengoa trovarti,
là dove stanno i dormienti muti,
tra i marmi bianchi.
E ripenso,al tuo lavorare,ai tuoi meriti;
alla tua pratica saggezza mesta.
Alle cose semplici,da te dette;
e tutto,tutto voglio ricordare.
E so che tu m’ascolti,da un sito ignoto;
e io ti parlo, e tu annuisci;
e dico ch’eri eccezionale per me;
e voglio che tutti sappiano,della tua bonta
e dei tuoi meriti;
e non averti qua, m’ha reso più povero ancora.
E il mondo Mi pare Arido,e smorto
senza il tuo viso buono.
Nonna,ogni giorno Lo dedico a te;
perché tu mi guardi e stiamo sempre insieme.
Sempre insieme.
Amazzonia
Giungla amazzonica,
come fare un viaggio
a ritroso,
ritornare sui propri passi,
verso
la giovinezza delal terra;
liane rampicanti,
felci,
piante grasse,
arbusti,
dove il sole si fa strada a stento;
il frinire di insetti,
e lungo la foresta vergine,
i corsi dei fiumi i vari rio
di laggiù,
là dove la natura domina incontaminata;
acque paludose e stagnate,
salmastre,
con mille insidie e pericoli,
la giungla ,capace di ammazzare in tanti modi;
e da qualche parte ,
l’anaconda,
in agguato,
dov e la civiltà non arriva,
e c’è solo il silenzio delal foresta.
Altalena
Altalena,
senza requie,
altalena che mai si ferma;
altalena della vita mia;
da un a parte c’è il passato,
che non passa, e rimane fermo,
nel ricordo,e nei fatti,nei segni e nei sassi;
negli oggetti,
intorno a te,
e nel bene ricevuto;
di chi ha voluto,che tu fossi,
come sei;
altalena della vita;
bene o male,
giusto ,
o errato;
io non mi sono mai rassegnato,
a voler vivere a modo mio;
pur sbagliando ,
senza dubbio;
ma non mi pento
di aver tentato,
di essere uno schiavo
ribellato, e come Spartaco vado a vanti,
e per me non ci sono,
né santi,né fanti;
ci sono solo io,
e più in su anche Dio,
e ognuno pensi a sè,
che io penso,
un pò
per me.