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    SUPER SANTA FOR PEACE

    un eroe positivo in tempi difficili.

    Un volume con illustrazioni di artisti uniti per sostenere il Messico

    Un volume di illustrazioni realizzate da artisti internazionali provenienti da tutto il globo, uniti da
    un solo scopo: la voglia di aiutare le popolazioni colpite dal sisma del Messico del Settembre 2017.
    Aster Academy è lieta di annunciare una collaborazione con il giovane autore Stefano Labbia creatore dell’universo di Super Santa, un eroe positivo in tempi difficili.
    Ed è proprio in tempi difficili che nasce l’idea di realizzare un volume di sole illustrazioni a più
    mani: varie le tecniche usate dagli artisti coinvolti e provenienti da ogni parte del globo.
    Il volume, cento pagine, sarà distribuito sulle piattaforme digitali (Amazon, Apple, IBS etc.) sia in
    versione cartacea che ebook, per la durata di un anno. L’intero ricavato andrà a favore delle
    popolazioni colpite dal sisma del Messico e sarà utilizzato per l’acquisto di beni di prima necessità e
    trasporti degli stessi da parte di Aster Academy.

    Scarica il comunicato stampa con tutti i riferimenti per l'acquisto

    Vai al sito dell'autore - Stefano Labbia

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    «Con Kremisi e Killer Loop'S vi stupirò!»


    labbia03.jpg (367275 byte)
    Stefano Labbia è un giovane artista romano, classe 1984, che si e ci diletta con poesie, romanzi, racolte di racconti (sarà a breve in stampa con "Bingo Bongo & altre storie" Il Faggio Edizioni 2017) e sceneggiature. Ora sbarca nel mondo del fumetto con due storie uniche nel loro genere. Scopriamole assieme!

     A cura di Valentina Pighetti

     V.Pighetti 

    Stefano benvenuto! Parliamo delle graphic novel che hai in uscita? Kremisi - ambientata in un mondo pieno di colori, superpoteri e... umanità arrivista e senza scrupoli - e Killer Loop'S in cui il protagonista, dopo aver consumato la tanto agognata vendetta, ai danni di alcuni criminali, continua nella sua missione di "salvataggio"

     S.Labbia 

    Kremisi è nata da una costola di un progetto decisamente dai toni meno... "cupi" (Super Santa) e narra le gesta di Jackson Moore, un metalmeccanico che si ritrova capace di dar vita a qualciasi cosa immagini. C'è una battuta che è presente nella saga di Jackson che racchiude tutto lo spirito e l'essenza della serie: «Da un grande potere derivano solo grandi problemi». 

    Killer Loop'S è un mix di situazioni e non predica violenza, anzi! Credo che ci siamo assuefatti all'aggressività e alla ferocia delle immagini che vediamo e viviamo nel quotidiano. Voglio far riflettere sulla situazione usando il fumetto come mezzo di comunicazione e riflessione: le situazioni sono così sopra le righe e allo stesso tempo così plausibili, purtroppo, che inevitabilmente il lettore sarà costretto a porsi qualche domanda sui fatti narrati. Kimberly si vendica dei criminali che gli hanno portato via la sorella ma diventa esattamente come loro... le sue mani sono sporche del sangue dei peccatori e non degli innocenti. Decide così di continuare e stanare - dietro compenso - tutto il male che prolifera nel mondo. Missione impossibile, ovviamente... 

    V. Pighetti 

    Sappiamo del tuo rapporto con l'arte... ma invece com'è il tuo rapporto con gli artisti? Odi & Amo di Catulliana memoria? Solo Odi? Solo Amo?

    S.Labbia

    Bella domanda davvero

    labbia01.jpg (405236 byte)Sono una persona rispettosa delle idee, dei pareri (e in generale) degli altri. Do e pretendo rispetto com'è giusto che sia in un mondo civile. L'arte purtroppo, tende a calamitare soggetti che definire egocentrici è dir poco. Molti si costruiscono un “personaggio”, una maschera più stramba e anormale possibile secondo i canoni della vita odierna, convinti che sia tutto uno show e che questo aiuti al successo. 

    Che sia una carta in più da giocarsi. Non è così. Chiariamolo questo... Altri invece sono davvero egocentrici e prendono facilmente “libertà” e “licenze” che nessuno gli ha mai concesso. Parliamoci chiaro... i bulli / prepotenti sono ovunque... ma in un mondo meritocratico, come dovrebbe essere quello dell'arte, tali soggetti non dovrebbero trovare il ben che minimo spazio. Patti Smith ha detto una cosa fantastica: “In vetta c'è spazio per tutti” - quindi è inutile farci la guerra! Personalmente sono convinto che se sei davvero bravo alla fine emergi. 

    Puoi metterci anni... Quando invece se solo lo schema con cui ci confrontiamo avesse canoni giusti... e principi... sarebbe di gran lunga minore, il tempo per raggiungere la meta. 

    Ma... aggiungo io, dipende da come ci sei arrivato in cima. L'ostinazione, la perseveranza paga... ma credo sia necessario, per non vivere solo di sogni, che la realtà sia di fronte a te sempre: sin da quando ti specchi al mattino. Puoi impiegare vent'anni, trent'anni ed insistere... ma se nessuno vuole finanziare la tua serie... e continui a scrivere solo su portali online (gratuitamente)... e nessuno vuole pubblicare i tuoi scritti... Fatti una domanda e datti una risposta! 
    In sostanza... io rifuggo quei luoghi / situazioni / comunità dove manca lo spirito di condivisione ed invece vince l'arrivismo. Lo faccio senza tante spiegazioni e giri di parole. È imprescindibile per me stare bene.

    V. Pighetti 

    Com'è stare su un set? Come si vive il quotidiano col ciak pronto a scattare?

    S. Labbia 

    Non ho calcato molti set a dire il vero... ma quei pochi che ho frequentato sono stati frustranti, folli e fantastici al tempo stesso. La gente cambia sul set. Cambia carattere, modo di parlare, modo di essere, quasi che quel mondo “magico”, che nasce e muore nel giro di pochi mesi, anziché finzione, portasse a galla verità. Gli attori e gli addetti ai lavori sono persone normali. Di straordinario hanno solo il cachet. Bevono, fumano, hanno problemi a casa, bestemmiano, urlano, litigano – spesso guardandosi allo specchio -, si picchiano... I set cinematografici sono caotici. Hanno vita propria. E l'unica cosa che torna, ciclicamente, su ogni set, è la verità degli esseri che lo popolano. Credo sia vero: per fingere bene, devi calare la maschera che indossi quotidianamente. 

    V. Pighetti 

    Ultima domanda – e grazie per la pazienza! -: rimpianti? Sogni? Cos'hai imparato da quando hai iniziato ad oggi circa il mondo dell'arte?

    S. Labbia labbia04.jpg (187023 byte)

    Ho imparato tante cose... Perché l'arte per me è vita... Quindi ogni volta che assorbo – realizzo qualcosa, non imparo solamente un “trucco” utile per il mio cammino artistico ma cresco anche come persona. Come uomo. So per certo che l'invidia è insita nell'umanità tutta ma il mondo dell'arte sembra essere una calamita per questa “emozione” / "sentimento". Appena sento un ambiente negativo, mi do alla macchia: non ne ho bisogno. Mi inquina, mi intossica. Quindi il mio mantra è “Lavora sodo. E se hai bisogno di una mano la trovi alla fine del tuo braccio”. Di sogni ne ho tantissimi: bloccavano i miei cassetti, così li ho aperti. Adesso mi vorticano per aria nella stanza... speriamo prima o poi trovino via d'uscita. 

    Seriamente... ovviamente ho molti obiettivi a lungo e a medio termine che spero di portare a casa. Ma chi vive i suoi sogni ha già vinto... e io li sto vivendo da due anni a questa parte. Bisogna sempre vedere il bicchiere mezzo pieno e pensare positivo. Mantenendo ovviamente, raziocinio. Di rimpianti non ne ho molti, “artisticamente” parlando... le occasioni spesso passano e vanno, su questo non ci piove. Carpe diem. Ma se è destino... ricapitano. Magari anche in veste decisamente più “elegante”. 

    Credo molto al destino. E so per certo che se impari dai tuoi errori non perdi mai. In sostanza... l'alfabeto è lungo: considerate sempre di avere un piano B, C, D... fino alla zeta! 

    Tutte le informazioni le trovate su

    Kremisi Official